COMUNICATO

 

PIANO INDUSTRIALE Gruppo Bancario IntesaBci

 

Lettera delle OO.SS All’Amministratore Delegato Dott. Corrado Passera

 

Le Segreterie Nazionali  FABI, FALCRI, FEDERDIRIGENTI, FIBA-CISL, FISAC-CGIL, UILCA-UIL si sono riunite in data odierna per discutere della grave situazione che si è generata nel gruppo IntesaBci all’indomani della provocatoria decisione dell’azienda di procedere, con comunicazione scritta alle Segreterie dei Coordinamenti aziendali e alle Segreterie Nazionali, alla disdetta unilaterale di tutti gli accordi aziendali e dell’accordo di fusione del 13 aprile 2001.

Si ribadisce il netto rifiuto di un simile, sconcertante metodo di relazioni sindacali, alla vigilia di un confronto complesso e difficile inerente alla negoziazione degli aspetti relativi alle ricadute sulle lavoratrici e lavoratori del gruppo del Piano Industriale 2003-2005.

Si conferma la richiesta di immediato ritiro del suddetto recesso dai citati accordi aziendali, peraltro già avanzata formalmente dalle Segreterie dei Coordinamenti aziendali di IntesaBci, considerando tale atto la condizione indispensabile per avviare la negoziazione delle pesanti  ricadute sui livelli occupazionali derivanti dalla ristrutturazione annunciata nelle aziende del Gruppo, le cui quantità e modalità sono già state dalle OO.SS criticate e rigettate in occasione di precedenti incontri.

Abbiamo chiesto di attivare con estrema urgenza un incontro con l’A.D. Corrado Passera con l’obiettivo di rimettere su binari di correttezza e di trasparenza il confronto sindacale coerentemente alle dichiarazioni più volte rilasciate dallo stesso A.D. di voler ricercare il consenso e soluzioni condivise.

Le Segreterie Nazionali constatano che le prime risposte aziendali nel merito sono di estrema e grave negatività: non solo viene riconfermata la volontà aziendale di disdettare tali accordi, ma si ribadisce la centralità di questa scelta unilaterale e l’assoluta necessità di procedere nel percorso intrapreso, indifferenti alle conseguenze che simili atteggiamenti provocano su un impianto di relazioni sindacali collaudato e di grande responsabilità delle OO.SS..

Altresì si giudica inaccettabile la decisione assunta dall’azienda in merito alle società esattoriali del Gruppo per le quali, pur in presenza di gravi tensioni occupazionali, non si ritiene necessaria una loro partecipazione alla trattativa di Gruppo sul Piano Industriale ma su un tavolo separato e successivo.

Contemporaneamente a queste iniziative le Segreterie Nazionali, in pieno accordo con le Segreterie di Coordinamento aziendali di IntesaBci  attiveranno le forme di mobilitazione più opportune, come la gravità della situazione richiede, a partire dall’avvio della procedura di legge per la proclamazione dello sciopero.

 

Roma, 4 ottobre 2002

 

SEGRETERIE NAZIONALI     SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO INTESABCI

FABI – FALCRI – FEDERDIRIGENTI – FIBA-CISL – FISAC-CGIL – UILCA-UIL

 

comunicato Banca Intesa 0410